Reportage Esclusivi

Google Mail contro Office 365, in Italia chi vince? Azienda per azienda, la mappa delle mail su cloud



GMail o Office365? Le Aziende italiane utilizzano Google Mail o Microsoft Office365 come servizio di posta elettronica? Ecco la risposta in una incredibile mappa grafica frutto dell’analisi di oltre 500mila aziende. Un lavoro senza precedenti qui in esclusiva per Digital4Trade

Marco Maria Lorusso

Pubblicato il 09 Giu 2017


Le aziende italiane che spostano il servizio mail sul Cloud utilizzano più Google Mail oppure Exchange OnLine di Microsoft Office 365? Ma che tipo di aziende sono? Cosa fanno? Sono alcune delle domande a cui Data Hunter è riuscito a rispondere in maniera sorpredente grazie all’analisi di oltre 500mila aziende. Data Hunter è infatti un progetto iniziato a settembre del 2016 e sviluppato interamente con il supporto del Private Cloud di MWMCED che si occupa di raccogliere numerosi dati per trasformali in informazioni inedite a supporto per il business.

Ecco tutti i numeri, le infografiche e il risultato raccontato in esclusiva per Digital4Trade dalla viva voce di Enrico Ariotti, Executive Director Macro Web Media MWM CED Private Cloud (nella foto)

Per la nostra comparazione abbiamo segmentato in tre fasce le aziende analizzate:

  • A. Aziende che utilizzano Google Mail
  • B. Aziende che utilizzano Exchange OnLine di Microsoft Office 365
  • C. Aziende che utilizzano server mail on premise e tutti gli altri fornitori di soluzioni mail in cloud

La fotografia dei dati e delle informazioni che vi presentiamo è stata fatta all’inizio del 2017 e in base alla nostra analisi, Google e Microsoft si attestano attorno al 6,5% della quota di mercato. Considerata la loro reputation in ambito cloud, la qualità dei servizi offerti e il costo decisamente competitivo è ipotizzabile immaginare che buona parte del restante 93,5% prenderà in considerazione nel breve termine di spostare la propria posta elettronica su Google Mail o su Office 365. Siamo consci del fatto che ciò non debba obbligatoriamente accadere, ma siamo altrettanto consapevoli che, per i motivi elencati prima, qualsiasi azienda li prenderebbe in considerazione in un’eventuale ipotesi di trattativa per la migrazione della propria posta elettronica.

L’approccio al dato, l’analisi

Data Hunter raccoglie ed elabora una enorme quantità di dati. Relativamente ai domini aziendali, un dato particolarmente interessante e significativo è quello del record MX presente nei DNS. Una volta in possesso di questo dato, risulta molto semplice identificare quali domini utilizzano Google Mail e quali utilizzano Exchange On Line di Office 365. La nostra analisi si basa quindi sui record MX di oltre 550.000 aziende italiane. Si va dalle piccole medie aziende (con fatturati dalle poche migliaia di euro e meno di 10 dipendenti) ed aziende “monstre” (con fatturati* che superano di gran lunga il miliardo di euro e contano tra loro le loro file migliaia di dipendenti*).

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* = fatturati e dipendenti sono dati derivati dai bilanci 2015 e depositati quindi nel 2016

Un po’ di numeri sulle mail in cloud

Come premesso, il nostro resoconto prenderà in considerazione le aziende che utilizzano i servizi di Google Mail (poco meno del 5%) e quelli di Microsoft Exchange On Line di Office 365 (intorno al 2%). Più precisamente analizzeremo 26.110 con posta targata Google e 9.243 che si sono affidate a Microsoft (sempre e solo riferito ad Exchange on line, NO Exchange tradizionale!) per un totale di 35.353 aziende coinvolte. Per ragioni di completezza, abbiamo escluso dalla ricerca le aziende per cui Data Hunter non è riuscito ad ottenere un set completo di dati (ad oggi, consideriamo completo un “set aziendale” composto da oltre 100 campi). Arriviamo quindi ad un panel di 27.291 aziende così suddivise:

La scelta della mail dipende dai dipendenti?

Che peso ha il numero di dipendenti presenti in azienda nella scelta della mail aziendale? Avremmo detto: nessuno. E forse ci saremmo sbagliati.

Dalla nostra ricerca emerge invece un dato decisamente significativo: Le aziende che utilizzano Google Mail sono le più piccole in quanto numero di dipendenti. Si evince che le aziende utilizzano il servizio di BigG hanno in media 23 impiegati, mentre Office 365 è utilizzata da aziende che ne hanno quasi il doppio (53).

Ma scendendo più nel dettaglio, il dato sulla forza lavoro evidenzia una differenza più netta nel momento in cui il numero di dipendenti cresce significativamente.

Nelle aziende con meno di 250 dipendenti, la percentuale di Google Mail si avvicina al 75%: 3 PMI su 4 si affidano al colosso di Mountain View per i loro servizi di posta elettronica nel cloud.

Esattamente il contrario di quello che accade per le imprese con oltre i 250 dipendenti: Microsoft si aggiudica circa il 60% dei servizi di posta elettronica delle aziende tra 251 e 1000 dipendenti. Quota che sale di quasi 10 punti quando si tratta di aziende oltre 1000 dipendenti: 69,23%.

Quanto pesa il fatturato sulla scelta del cloud

Considerando il dato sui dipendenti risulta abbastanza ipotizzabile una tendenza direttamente proporzionale del fatturato. Ed in effetti è così, ma anche in questo caso, l’analisi puntuale dei dati a nostra disposizione evidenzia alcuni dettagli estremamente interessanti a cui vale la pena dare un’occhiata.

Partiamo dal fatturato medio: le aziende che utilizzano il servizio Google Mail fatturano in media 4 milioni di Euro mentre le aziende che utilizzano Microsoft Exchange On Line di Office 365 fatturano quasi 4 volte tanto: 15 milioni e mezzo di Euro:

  • Google Mail: media fatturato: 4.355.427 Euro
  • Exchange On Line di Office 365: media fatturato: 15.575.341 Euro

Google Mail vs Microsoft, ecco le aziende con maggior fatturato

Anche in questo caso, grazie al lavoro di Data Hunter, possiamo scendere in profondità ed analizzare qualche dettaglio delle due aziende che detengono il primato nelle rispettive categorie.

L’azienda al primo posto per fatturato tra quelle che utilizzano Google Mail si trova nel settore della fabbricazione di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio: si tratta della S****x che, nel bilancio 2015, ha dichiarato una cifra di poco superiore al miliardo e duecento milioni di Euro.

Tra le aziende fornite del servizio di posta di Microsoft invece, il primo posto spetta alla ditta V******s, appartenente al settore della fabbricazione di prodotti chimici di base, fertilizzanti, materie plastiche e gomma sintetica: il suo fatturato dichiarato (sempre riferito all’anno 2015) si attesta sui 4 miliardi di Euro.

  • Google Mail – azienda con maggior fatturato: 1.201.782.000 Euro
  • Exchange On Line di Office 365 – azienda con maggior fatturato: 4.082.510.000 Euro

Ma chi usa di più Google Mail e Office 365?

L’ultima analisi del rapporto di Data Hunter riguarda la distribuzione dei servizi in relazione alle attività economiche. Per stilare questa classifica abbiamo utilizzato i Codici Ateco. Guardando il report, salta subito all’occhio il fatto che due delle attività nei primi tre posti sono identiche in entrambi i servizi. E se non stupisce il fatto che al primo posto (sia per Google che per Microsoft) ci siano attività connesse all’ambito IT (Codice Ateco 62), è curioso il fatto che al terzo posto ci siano le attività legate ai servizi di alloggio e gli alberghi (Codice Ateco 55).

Il secondo gradino del podio spetta invece alle attività commerciali: preferito il servizio di Google per i commercianti al dettaglio (Codice Ateco 47) e quello di Microsoft per quelli all’ingrosso (Codice Ateco 46).

Dati decisamente differenti invece nella comparativa tra i servizi di posta per alcune attività economiche: le aziende che si dedicano all’e-commerce si trovano al quarto posto (2%) nella classifica di Google Mail. Per trovare la stessa categoria nella classifica di Exchange On Line Office 365 dobbiamo invece scendere fino al ventisettesimo posto (0,5%).

La leadership per settore

E domani?

La capacità del software Data Hunter (oggi in beta privata) di generare queste informazioni a supporto del business è davvero interessante. Ma lo è ancora di più l’analisi dei dati costantemente aggiornati: in questo momento, ad esempio, abbiamo l’informazione relativa a chi passa da Google a Microsoft e viceversa e soprattutto siamo in grado di stabilire eventuali trend di spostamento basati sulle caratteristiche della aziende che si muovono (settore, fatturato, numero di dipendenti…)

Incuriositi da questo risultato Dada Hunter ha deciso di pubblicare il sito www.battleforcloud.com che rielabora l’eterna sfida tra Google e Microsoft in chiave “posta elettronica” nel cloud.

Vai sul sito www.battleforcloud.com! Puoi scaricare gratuitamente l’infografica completa di questo articolo e rimanere aggiornato sul prossimo round!

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  1. Fulvio Salanitro says: 11 Giugno 2017 alle 14:25

    Con questo metodo non vengono considerate tutte le aziende che usano ambienti ibridi o di coesistenza semplice dove il record mx punta on premises, ma c’è comunque la presenza di Exchange Online.

  2. Marco says: 27 Luglio 2017 alle 10:12

    Sarebbe interessante come dato il fatturato procapite (fatt/num.dip) di chi usa Gmail vs O365… Potrebbe essere indicatore di efficienza dello strumento?