#D4T2018

Al servizio del cliente, Blueit trova la strada più semplice per affrontare la complessità IT



La sperimentazione diretta delle nuove tecnologie aiuta ad anticipare i problemi e acquisire un bagaglio di conoscenza da trasformare in garanzie sulla qualità del servizio offerto al cliente finale

di Redazione

Pubblicato il 23 Apr 2018


Secondo la visione ideale dei produttori di hardware, software e fornitori dei relativi servizi, l’arrivo di una nuova tecnologia è destinato a mandare in pensione i sistemi presenti all’interno di un’azienda. Più realisticamente, per i diretti interessati ogni passaggio va più spesso ad aggiungere un nuovo strato di tecnologia a quello esistente, con relativo aumento di complessità. Per chi riesce a inquadrare e gestire a dovere lo scenario conseguente, diventa facile individuare nuove opportunità. «Siamo sostanzialmente un service provider, intenzionato ad aiutare i clienti proprio nel mantenere il controllo della complessità tecnologica – esordisce Paolo Mazza, CEO di B.Digital e Marketing & Innovation Director di Blueit -. Parliamo di gestione dell’infrastruttura e di tutte le relative soluzioni, comprese quelle più innovative». In particolare, la priorità è reggere il passo dell’innovazione e completare senza esitazioni il processo di convergenza. Da affrontare di persona, prima ancora di poter garantire il relativo servizio ai clienti. «Uno dei nostri maggiori punti di forza è proprio sperimentare su noi stessi qualsiasi innovazione – rivela Mazza -. In pratica, siamo il nostro primo cliente. Questo ci aiuta a generare una cultura del cambiamento importante e di conseguenza rivelarci più credibili presso i clienti».

E, senza paura di ammetterlo, anche essere i primi a rispondere dei propri errori. Per questo però, anche la possibilità di aumentare la credibilità, presentandosi con un’offerta più affidabile, perchè già rodata. «Nell’insieme, una strategia grazie alla quale ci riveliamo gli interlocutori ideali per gestire infrastrutture e applicazioni in fasi delicate come una trasformazione. Viviamo in anticipo sulla nostra pelle le situazioni che si possono presentare nelle singole realtà».

Il futuro sotto la lente b.digital

Oggi, queste situazioni riguardano soprattutto due argomenti. «Lo scorso anno abbiamo creato b.digital, un laboratorio di innovazione dedicato ad argomenti di stretta attualità come intelligenza artificiale e IoT. Ha già raggiunto risultati importanti, a partire dal dalla vittoria in una competizione di livello mondiale sulle tecnologie Watson di IBM. Oltre alla soddisfazione, ci ha aiutato ad accelerare la curva di apprendimento, un aspetto cruciale». Acquisire le competenze in materia di innovazione è infatti solo uno degli aspetti legati alla competitività di un service provider. Imparare e basta non è più sufficiente, serve anche farlo in tempi rapidi. «La tecnologia accelera e anche chi fornisce servizi deve accelerare se vuole reggere il mercato. Per riuscirci è fondamentale far agire in condivisione i propri team per ottenere casi reali su cui lavorare. Può sembrare scontato, eppure in questo momento non è assolutamente un obiettivo semplice». Guidare una trasformazione è però solo un primo passaggio. La vera partita si gioca una volta messo in moto il sistema, quando devono arrivare i risultati in termini di efficienza dei sistemi IT e miglioramento dei processi. «Le nostre competenze garantiscono anche la necessaria assistenza – conclude Mazza -, per capire come sfruttare la tecnologia installata e coglierne i risultati, appena conclusa la trasformazione».

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